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Smartphone e lavoro da casa: 10 consigli utili per la salute

In piena emergenza Coronavirus, INAIL ha rilasciato un’informativa rivolta a tutti coloro che stanno lavorando da casa, in smartworking, per orientare gli operatori nel corretto svolgimento della propria attività.

Ma questa informativa può essere integrata con alcuni consigli relativi a un tema molto importante per limitare i rischi di infortuni per chi lavora da casa: il corretto uso dello smartphone, uno strumento per molti indispensabile, spesso preferito al personal computer per la sua maggiore portabilità. Farne un uso eccessivo o scorretto però può causare fastidi di diversa natura: qualche semplice indicazione pratica può aiutare in questo senso. 

L’integrazione alla Informativa INAIL

Nel marzo del 2020 milioni di italiani si sono ritrovati da un momento all’altro ad operare in postazioni domestiche, tramite tecnologia informatica portatile, per garantire al meglio la prosecuzione dell’attività svolta in ufficio, a causa della Pandemia da COVID-19.

La ‘rivoluzione’ viene agevolata dalla pubblicazione del DPCM 25 febbraio 2020, che tra l’altro, ha previsto per i lavoratori l’aggiornamento tramite il documento informativo prodotto da INAIL (www.inail.it).

L’informativa contiene diversi temi relativi alla sicurezza e alla salute del lavoratore in smartworking, tuttavia il paragrafo che tratta l’utilizzo dello smartphone si può avvantaggiare da una breve integrazione dedicata ai problemi muscolo-scheletrici, considerando che:

– viene richiamata esplicitamente la collaborazione del medico competente (p.es. tramite questo contributo)

– lo smartphone è generalmente sovra-utilizzato (overusing) dai ‘lavoratori agili’ per maneggevolezza e comodità rispetto al personal computer

– non raramente nei documenti di valutazione dei rischi vengono sottovalutati i rischi muscolo-scheletrici, derivanti da posture incongrue e movimenti ripetitivi, potenziali responsabili di patologie lavoro-correlate/accentuate.

Smartphone: patologie lavoro correlate e soluzioni

L’utilizzo intenso e continuativo dello smartphone può determinare un sovraccarico biomeccanico soprattutto in alcuni distretti. A livello di polso-mano può insorgere la tendinite del pollice (M. di De Quervain), mentre alla colonna cervicale può comparire la Sindrome ‘text neck’ a causa della tastiera ‘touch’ poco ergonomica rispetto ad un pc, della frequente digitazione con le ‘braccia sospese’ e delle posture scorrette.

Quali soluzioni?

Regolamentare l’utilizzo con pause adeguate, favorire l’assunzione di una postura corretta e preferire, ogni qual volta è possibile, l’utilizzo di un computer da tavolo. A tale proposito è stato predisposto nel 2010, e recentemente aggiornato, un decalogo sul corretto utilizzo dello smartphone.

10 consigli utili per l’uso dello smartphone lavorando da casa

  • Leggere attentamente le istruzioni del proprio smartphone prima dell’uso.
  • Alternare le altre dita all’uso del pollice, utilizzando entrambe le mani, se possibile.                                                    
  • Effettuare una breve pausa ogni 5 minuti di uso continuativo e comunque limitare una sessione a 20 minuti al massimo.
  • Utilizzare una tastiera esterna ogni volta che è possibile, privilegiando comunque l’uso del computer da tavolo per invio/ricezione e mail.
  • Utilizzare lo smartphone per brevi risposte, o per rapide consultazioni, cercando di evitare la digitazione di lunghi testi.
  • Limitare la flessione anteriore del capo: può incrementare disturbi e dolori al collo.
  • Se possibile, utilizzare lo smartphone con avambracci appoggiati ad un piano e non ‘sospesi’.
  • Sospendere l’uso di smartphone nel caso di comparsa di sintomatologia tipica al pollice e correggere immediatamente la postura se compaiono disturbi a carico di collo o arti superiori.
  • Effettuare periodicamente esercizio fisico mirato soprattutto alla muscolatura della mano e del collo (‘stretching’).
  • Informare il medico competente, anche nell’ambito di eventuale ‘visita su richiesta’ (art.41.2,c D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), nel caso di persistente sintomatologia correlata all’uso di smartphone. 

Al di là degli aspetti preventivi, organizzativi e formativi, si renderebbe utile anche una sorveglianza sanitaria mirata da parte del medico competente, non dimenticando che lo smartphone, così come il pc-tablet,costituendo “attrezzatura munita di un piccolo dispositivo di visualizzazione” (< 10 pollici), rimane purtroppo escluso dal campo di applicazione del Titolo VII, Attrezzature munite di videoterminale, D.Lgs.81/08 e s.m.i..